La presente pagina è superata da www.pseudospecie.it/visayae3.htm e pagine correlate (v. Indice in calce).

 

Questa è la terza pagina (in origine detta allegato) dell'articolo "La variabilità fatta specie", scritto nel 2005 - Flavio Mattavelli

Forme di Marginella glabella ibride morfologiche verso M. pseudosebastiani.

 

Premessa, 2014.

Oggi ritengo probabile che esistano nel Marginella glabella Complex delle categorie ibridogenetiche, cioè alcuni klepton. 

Se così fosse, si tratterebbe di una scoperta importante, ma ancora da verificare geneticamente. 

La categoria klepton rispecchierebbe la realtà biologica, mentre, dal punto di vista della morfologia conchigliare, quasi tutti i diversi morfi del Complex di M. glabella possono essere in pratica considerati singolarmente come semplici varietà delle stesse già note specie biologiche alle quali, quando i morfi si possono ricondurre morfologicamente, essi si possono ascrivere, anche se ciò sarebbe biologicamente errato, quando invece fossero veri klepton, oppure quando alcuni morfi non si possono ascrivere propriamente soltanto a una specie nota e quindi si potrebbe pensare ad una specie nuova, mentre invece la loro categoria biologica potrebbe essere proprio quella di un klepton.

 

Marginella glabella antinea Mattavelli 2005. 

 

Esistono delle varietà morfologiche intermedie tra M. pseudosebastiani e M. glabella, delle quali la più notevole è la forma qui denominata M. glabella antinea, forma che è distinguibile da g. mutabilis & irrorata, almeno nelle rispettive varianti tipiche delle Fig. 10 e 12, mentre si può confondere con M. pseudosebastiani.

La varietà antinea supera solitamente i 40 mm di lunghezza, cioè è inquadrabile nelle forme medio-giganti di M. glabella, o piccole di M. pseudosebastiani. Le fiamme subsuturali sono sempre presenti ma purtroppo non offrono significativi elementi di distinzione (vedere confronti dopo Fig. 15). Il profilo delle conchiglie di antinea, a spira conica, è proprio intermedio tra M. pseudoseb. & glabella.

 

Fig. 14A. 

Marginella glabella antinea, 42,5 mm, paratipo A.

Notare la puntinatura molto fine e fitta, abbastanza reticolata, leggermente impastata, sentitamente "glabellica". 

La finezza e la fittezza dei puntini potrebbe essere una caratteristica per facilitare la distinzione della antinea dalla M. pseudosebastiani, che solitamente presenta puntini più grandi e meno fitti.

 

Fig. 14B. Marginella glabella antinea, 41 mm, paratipo B (presenta una insignificante macchiolina verde lato boccale, macchiolina che reputo dovuta a verderame di contatto occasionale). Il paratipo B della var. antinea è stato scelto con caratteristiche di puntinatura al limite verso M. pseudosebastiani, ma la nuova varietà è intesa come var. d'ibridazione all'interno della specie M. glabella. Infatti il profilo della conchiglia è biconico a manifesta conicità nella spira non rigonfiata (cono superiore nella foto) di altezza quasi pari all'altezza del cono rigonfiato verso il sifone (cono capovolto con il vertice in basso nella foto). Questa conformazione è più "glabellica" che "pseudosebastianica".

 

Fig. 14C. M. glabella antinea

cfr. M. pseudosebastiani juv., 42 mm. Questo esemplare mi appare con caratteristiche leggermente più pseudosebastianiche della Fig. 14B, caratteristiche sufficienti per determinare il salto di specie nell'identificazione della conchiglia. 

Infatti la parte conica superiore ha la base del cono spostata più in alto, posizionata a circa  2/3, rispetto alla lunghezza totale della conchiglia. Intendo questo profilo con allungamento caratterialmente più "pseudosebastianico" che "glabellico".

 

Antinea era una regina di Atlantide, dunque mi appare una buona "derivatio nominis", in linea con la località di origine del "glabella complex". 

Gli esemplari della var. antinea sono numerosi ma non sono tantissimi: detta varietà potrebbe essere anche un effettivo ibrido biologico oppure solo un ibrido morfologico. Ho opzionato arbitrariamente per l'appartenenza dell'ibrido morfologico alla specie M. glabella. Detta varietà morfologica non è intesa all'interno della specie M. pseudosebastiani, per il semplice motivo che ho opzionato  così quando ho introdotto la varietà antinea. L'opzione potrebbe essere biologicamente errata. Potrebbe essere che la varietà  antinea appartenga biologicamente a M. pseudosebastiani: se qualcuno potesse dimostrare ciò, sarebbe padronissimo di scrivere M. pseudosebastiani antinea, oppure potrebbe anche scrivere M. pseudosebastiani abracadabra, cioè una denominazione a suo piacere, e forse in tal caso si tratterebbe di virtuale sinonimia: vorrei solo che non si ripetesse la confusione a proposito di M. glabella atlantidis.

 

Parentesi. Marginella pseudosebastiani fu dapprima interpretata come M. glabella atlantidis Buey Suarez 1980 (rivista La Conchiglia, Roma, n° 138/139, settembre/ottobre 1980).

Buey Suarez individuò diverse varietà di M. glabella, ma non separò "atlantidis" come nuova specie (anzi per di più nominò con "atlantidis" una varietà di M. desjardini, questa seconda varietà però diversa dalla precedente, creando un caso di virtuale omonomia, ragione per la quale, quando denominai M. pseudosebastiani, non la chiamai M. atlantidis, perchè mi sembrò motivo di confusione).

 

Osservazione. Mentre M. glabella mutabilis è assai variabile da possedere numerose e diversificate sottoforme, la variabilità di antinea è apparentemente più ristretta. La varietà antinea è come un ponte di collegamento morfologico tra g. & p., quasi uno strascico residuo della separazione tra le 2 sp. M. glabella e M. pseudosebastiani, oppure un prodromo della loro possibile futura fusione diretta? Non conosco risposta. 

 

Altre forme intermedie.

Esistono altre varietà giganti di M. glabella per le quali la morfologia è proprio intermedia, al punto di dubitare che antinea sia una netta varietà e non piuttosto un'ennesima sottoforma di mutabilis. Avendo tuttavia connotato in mutabilis un'ibridazione g./i. ed in antinea un'ibridazione g./p., ritenendo estremamente improbabile un'ibridazione i./p., è possibile una convergenza all'interno di g. ma non in un'unica varietà specifica (mutabilis), altrimenti equivarrebbe ammettere che in questa varietà le 3 specie distinte g&i&p potrebbero divenire la stessa specie (morfologica, se non proprio assurdamente la stessa specie biologica, all'incentro di un ipotetico triangolo avente per vertici g&i&p). 

Pertanto per ragioni di univocità manterrò distinte le 2 varietà morfologiche antinea e mutabilis, senza individuare in esse reciproche subvarietà che creerebbero discutibili rapporti di sudditanza.

 

Fig. 15.

M. glabella, varietà intermedia tra antinea e mutabilis, 48,2 mm. Questa foto per me rappresenta la medesima varietà di M. g. che Lipe (1991, Marginellas, The Shell Store, St. Petersburg Beach, Florida, USA, libretto con illustrato un esemplare lunghezza 44 mm) denomina "deep water form", forma di profondità, senza indicare l'esatta batimetria. Purtroppo anch'io debbo essere a tal proposito lacunoso, ma non credo che la profondità sia elevatissima. 

Mentre il dubbio riguarda solo la scelta della varietà di glabella (più antinea o più mutabilis? nel senso di più ibridata verso pseudosebastiani o verso irrorata? oppure proprio equipartita tra le 3 specie?), in generale queste forme giganti sono ben distinguibili dalle M. pseudosebastiani adulte, perchè morfologicamente più riconducibili a M. glabella per la puntinatura ed il profilo dell'ultimo giro, escludendo M. irrorata per le dimensioni

 

Raffronto caratteristiche conchigliari di M. glabella & pseudosebastiani.

Puntinatura. Quella di glabella è meno distinta della puntinatura delle pseudoseb., ed i puntini chiari sono più piccoli e più fitti in M. g. piuttosto che in M. pseudoseb..

Profilo. Quello di pseudoseb. è più slanciato di glabella soprattutto lato testa del mollusco.

Flammule. Le flammule subsuturali delle pseudosebastiani adulte sono solitamente fitte e la coloritura, di tono rosa-beige, mostra prevalenza delle zone scure X sulle flammule chiare A, di spessore sottile, alternate come una "zebratura" del tipo: XXAXXAXXAXXAXX

Le flammule subsuturali glabelliche sono quasi identiche (vedere pagina iniziale), con prevalenza delle zone scure sulle flammule chiare, ma si può notare una coloritura solitamente di tono marrone nelle zone scure, una maggiore diradatura delle flammule chiare, di spessore e lunghezza lievemente maggiori che in pseudoseb.: si tratta comunque di differenze infinitesimali e nella maggioranza dei casi le differenze sono impercettibili.

Da notare per inciso che le flammule tipiche di irrorata (vedere pagina iniziale) si riconoscono più visibilmente per la presenza di ampie flammule chiare in numero relativamente ridotto ma sovrastanti le zone scure della zebratura subsuturale.

Le flammule subsuturali delle pseudosebastiani giovanili sono talora scarsamente fitte (vedere Fig. 13), potendo mostrare una "zebratura" del tipo: XXXXAXXXXAXXXX

Quindi, mentre le flammule servono bene per distinguere irrorata da glabella e da pseudoseb., esse sono scarsamente utili per distinguere glabella da pseudosebastiani, soprattutto se juv.

Dimensioni. M. glabella può passare raramente i 50 mm di lunghezza della conchiglia, mentre M. pseudosebastiani può arrivare anche a 65 mm. Pertanto è difficile confondere le conchiglie delle M. pseudosebastiani adulte e "grandi".

Considerazione. Possono sussistere motivi di confusione nelle p. juv. (v. Fig. 13), confondibili con g. mutabilis, ed inoltre occorre considerare la presenza della varietà "problematica" e delle varietà ad essa collegabili, osservando conchiglie "piccole", sotto i 40 mm di lunghezza. 

 

Marginella glabella "problematica".

 

Premessa. Esistono alcuni differenti esemplari, fra loro simili, inquadrabili nella medesima "problematica", apparentemente caotica. Detti esemplari sono diversificati da piccole variazioni delle conchiglie tutte fra loro ibridate morfologicamente, per cui sono malamente classificabili. Esistono comunque varietà diverse, ognuna costituita da pochi esemplari raggruppabili insieme. Tra queste varietà ne esiste una che ho chiamato problematica, v. olotipo in Fig. 18. Qui la morfologia della conchiglia permette di separare la varietà problematica, ma al tempo stesso induce in confusione perchè la varietà separata assomiglia ad alcune altre varietà vicine già separate in precedenza, pur non potendo rientrare con certezza in nessuna di loro. 

Alla fine apparirà, ad un livello dimensionale diverso da quello della var. antinea, un ponte d'ibridazione anche tra le forme normali (ed anche nane) di M. g. e pseudosebastiani, da far pensare che problematica potrebbe essere una sottoforma di antinea, oltre alle dubbie supposizioni identificative che verranno prospettate.

 

Definizione della varietà problematica.

Esemplari relativamente agli altri del "complex" abbastanza piccoli, sotto i 40 mm di lunghezza, spira ad apice conoidale a capezzolo a conicità ribassata, profilo conchiglia abbastanza tozzo, mediamente "glabellico", con le proporzioni globose quasi tipiche di M. glabella subtypica, però con apertura boccale prolungata nell'ultimo giro quasi come in M. pseudosebastiani. Le fiamme subsuturali sono presenti, con predominanza delle zone scure sulle chiare, inoltre con flammule abbastanza fitte, di tipo "pseudosebastianico", tuttavia in generale le fiamme subsuturali di problematica sono poco percettibili, come negli esemplari quasi albini di M. glabella. La colorazione generale di problematica è scialba, con piccoli punti biancastri impastati sopra uno sfondo color nocciola pallido; i punti biancastri sono più evidenti sul dorso, poco appariscente, della conchiglia, mentre quasi scompaiono dal lato dell'apertura boccale, lato che si presenta uniformemente glassato, come negli esemplari della varietà M. g. albida. 

Fig. 18

M. glabella problematica, 36,3 mm, Mauritania, poco comune. Dal vero la flammulatura subsuturale appare poco più evidente di quel che la foto non lascia vedere. La conchiglia potrebbe essere un ibrido glabella albida/pseudosebastiani, ma certo è un'interpretazione molto soggettiva. Qualcun'altro potrebbe non vedere nemmeno le caratteristiche conchigliari di M. pseudoseb., restando soltanto nell'ambito di M. glabella. Io ho ricollegato problem. a pseudoseb. anche soprattutto per la tendenza della livrea del dorso della conchiglia, più puntinata di quel che la foto non mostra.

Pur impastati, i puntini chiari sono diradati e relativamente grandi, cioè "pseudosebastianici", o meglio "pseudoseb. giovanili". In alternativa all'identificazione proposta di problematica come forma di M. g., io potrei considerare anche che possa essere una forma anomala di M. pseudoseb. juv., cioè ammetterei la denominazione Marginella pseudosebastiani problematica...

Cambiando direttiva, ma sempre morfologicamente considerando, M. glabella problematica non ha nulla da spartire con g. mutabilis. Però esiste un'analogia: come g. mutabilis è un ponte d'ibridazione tra g. & i., così g. problematica può essere un ponte tra g. albida & pseudosebastianiIl ponte della g. problematica è però molto più ramificato (come il ponte di Comacchio, o di Chioggia: chiunque abbia visto questi ponti è rimasto meravigliato della loro multiformità).

Infatti M. g. problematica può collegare la forma albida di M. g. con la forma subtypica, e quindi la forma g. subtypica viene collegata trasversalmente (al culmine del ponte) con M. pseudosebastiani.

Interpretazione della varietà problematica.

Guardando la Fig. 18 ho scartato l'idea dell'ibridazione pseudoseb./irrorata, morfologicamente non sostenibile pur in questo coacervo.

Ho già detto la mia sulle Fig. 14, 15, 16 e 17, inquadrandole sistematicamente come varietà di M. glabella.

Analoghe considerazioni si possono fare per l'esemplare della Fig.18: se non M. pseudosebastiani (anomala o juv.?), se non una nuova sp., problematica è forse un vero ibrido M. g./pseudosebastiani, o semplicemente un ibrido morfologico, una forma di M. glabella

Avendo scartato la possibilità di un vero ibrido albida/subtypica, giacchè in precedenza abbiamo fatto rientrare albida nella variabilità di M. glabella, e metodologicamente ipoteticamente scartando anche il verificarsi di un possibile ma raro caso d'ibridazione g./pseudoseb. (diverso dal più comune caso della varietà antinea, comunque già intesa solo come ibrido morfologico), non esistono per problematica altre soluzioni se non nell'ambito della medesima specie M. glabella, con le medesime riserve già espresse per le Fig. 14 & 15: problematica può essere tuttalpiù una forma nana o juv. di M. pseudosebastiani quasi albina oppure un effettivo ibrido g./pseudoseb.

 

Estrapolazione. 

Osservando conchiglie similari sotto i 40 mm di lunghezza, esistono anche altre ambigue "problematiche" di difficile ma diversa possibile identificazione, ad esempio v. Fig. 19, per la quale ho elencato credo tutte le possibilità...praticamente senza soluzione certa.

La varietà antinea è già stata collegata a mutabilis, e può essere collegata a problematica per via della flammulatura e della puntinatura, ipotizzando l'esistenza di un'antinea nana, tendenzialmente albina e a puntinatura scialba. L'ipotesi è suffragata osservando la Fig. 19. Siccome esistono siffatti esemplari non albini ed a puntinatura più marcata, viene la prova che antinea ha anche delle diramazioni verso problematica, oltre che verso mutabilis

 

Fig. 19. Conchiglia con piccola ininfluente macchia verderame da contatto peschereccio, 35,8 mm, provenienza Mauritania:

1.      M. pseudosebastiani juv.? No.

2.      M. pseudosebastiani nana?

3.      M. glabella antinea nana?

4.      g. deep water form (sensu Fig. 15) nana?

5.      M. glabella mutabilis?

6.      M. effettivamente ibrida g./pseudoseb.?

7.      M. glabella "problematica" (sensu Fig. 18)?

8.      ulteriore diversa varietà?

 

1.  Mentre alla prima domanda, notando il margine denticolato, si può rispondere no, per le altre ipotesi il discorso si allunga. 

2.  Insolitamente dentata per essere pseudosebastiani, inoltre con profilo troppo corto e puntinatura troppo tendenzialmente glabellica. Rispondo ancora ma incertamente no.

3, 4, 5.  Possibili ibridi morfologici, cioè varietà di M. glabella: risposte tutte probabili! 

6.  Effettivamente tutto è possibile...come già scritto per antinea e problematica...ma non provabile.

7.  Nel senso della Figura 18 rispondo no, perchè la puntinatura e la flammatura sono troppo evidenti, ma potrebbe essere che il concetto di "problematica" vada allargato, quindi la Fig. 19 potrebbe essere una sottoforma di problematica virtualmente allargata; oppure piuttosto, come ritengo più logico, allargando invece il concetto di antinea (cui la livrea della Fig. 19 si ricollega maggiormente che non alla problematica della Fig. 18), la Figura 19 potrebbe essere una sottoforma di g. antinea nana. Si può osare di più, pensando sinteticamente che anche la var. problematica, in senso stretto, potrebbe divenire una sottoforma di M. g. antinea.

8.  Certo per uno "splitter" un'ulteriore diversa varietà sarebbe la soluzione, perchè l'esemplare della foto si situa a metà strada tra la classificazione possibile e quella impossibile, sulla scorta delle varietà precedenti: introdurre un'ulteriore varietà non credo però che biologicamente sia la strada giusta in questo caso, in un "complex" già fin troppo "multiformizzato", e del resto non è giusto nemmeno l'atteggiamento del "lumper", che non riconosca nessuna valenza morfologica alle varietà, indizi certamente dell'evoluzione biologica.

 

Torniamo dunque al punto 3, cioè M. glabella antinea nana, che ritengo in conclusione l'identificazione discutibilmente più valida, fra le varietà di glabella, scartando i punti 4 & 5, perchè sposterebbero troppo la classificazione dell'esemplare verso irrorata, cosa non sostenibile per via della flammulatura e dell'insieme della livrea pseudosebastianica tendenzialmente glabellica.

Siccome il ponte di antinea ha delle diramazioni verso probl. oltre che verso mutabilis, questo non vuol dire che ci siano collegamenti immediati tra probl. e mutabilis, pur essendo teoricamente possibile l'ibridazione se entrambe le varietà appartengono a glabella e coabitano nel medesimo ambiente. Ciò non ostante non riesco a vedere collegamenti tra M. pseudoseb. e irrorata, collegamenti che si potrebbero ipotizzare per assurdo ai punti 4 & 5, date le dimensioni della conchiglia.

 


 Update 05/2006.

 

L’articolo La variabilità fatta specie è stato poi superato a più riprese, ma qui lasciato integrale, soltanto a scopo di archivio.

Nel seguente Indice generale, Sezione conchiglie, per nuove classificazioni dei morfi vedere nella Quadrilogia di novità interattive, novembre 2021.

Buona navigazione.

Flavio Mattavelli – matta.a@tiscali.it

 

Indice generale.

Home dell’intero sito (48 pag. a novembre 2021).

Il sito si compone di 4 Sezioni, delle quali ecco l’elenco delle singole pagine.

 

1. Sezione conchiglie (22 pag.) 

·         Specie/klepton aggiornamento 2014

·         Atlante fotografico delle specie/klepton attuali del Marginella glabella Complex e alcuni dei loro ibridi morfologici.

·         Articolo di archivio 2005: "La variabilità fatta specie", comprendente:

       1.     Prima parte, per la distinzione tra M. glabella e M. irrorata.

       2.    Seconda parte, per il riconoscimento degli ibridi morfologici M. glabella X M. irrorata (M. glabella mutabilis).

       3.   Terza parte o allegato, inerente le forme M. glabella antinea & M. glabella problematica, Mattavelli 2005. Presente pagina.

·      Altri klepton nel Marginella glabella Complex? Agg. 2017. In conclusione pagina le frequenze percentuali ed una tabella fotografica di tutto il Complex.

·         Marginella pseudodesjardini Le Béon, 2012 nuova specie (ex et alias "kl.? incredibilis" Mattavelli, 2011), intesa oggi come vera specie, ma che potrebbe essere invece un notevole ipotetico klepton. Note anche sulla diversa forma "pseudodesjardini giselica" Mattavelli, 2013.

·         Marginella irrorata pseudoirrorata Mattavelli nuova varietà 2017

·      Universo lumperia, 2014, un'anticipazione dell'incerto futuro, con l'introduzione di M. pseudoglabella nuova specie/klepton (SXP o SXG?)

·      Nuovo sguardo ai mondi di Marginella glabella e pseudoglabella, luglio 2017.

·         Definizione definitiva e comparativa della nuova "specie" Marginella (Kl.?) pseudoglabella Mattavelli, 2018

·         Ipotesi inerente la possibile nuova "specie" Marginella (Kl.?) visayae Mattavelli, 2018, ed altre varietà di specie già note.

·        Links al Complex di Marginella glabella, pseudosebastiani, pseudoglabella etc.. Aggiornamento 2020.

·         5 confondibili marginelle simil glabella & irrorata, release febbraio 2021.

Quadrilogia di novità interattive, novembre 2021, sulle marginelle simil-glabella & irrorata:

      1.  Albinismo” delle simil M. glabella & irrorata, con ipotesi di 2 nuove “specie albine” (M. albida& M. tizianica).

      2.  Albinismo” in generale, anche per specie non del glabella Complex          

      3.   Revisione di M. glabella, con mie nuove denominazioni di sue varietà (es. M. glabella glabella & M. glabella neoglabella)

      4.  Marginella (kl.?) visayae Mattavelli, 2021 nuova “specie sorella” di M. glabella & irrorata.

 

Articoli soltanto in inglese:

·         Quick reference guide, compendium fotografico inerente tutto il Marginella glabella Complex allargato (Marginella sebastiani, desjardini, pseudosebastiani, pseudodesjardini, goodalli, glabella, irrorata, pseudoglabella, velai & alcuni ibridi morfologici, visayae 2018), revisione 2020.

·      2006 archives, Marginella pseudosebastiani Mattavelli, 2001 new species. Statements on the M. glabella & pseudosebastiani Complex.

·         Complex Links in 2017 modified by the integration of a definition of Marginella (kl.?) pseudoglabella. 2020 update.


2. Sezione macchine (8 pag.).

La home page sezionale è una panoramica inerente solo alcune macchine costruite presso la ditta Cavalleri Mattavelli Sas. – Milano.

Le singole pagine sono accessibili dalla home page sezionale.

Rilevante lo studio inerente la Potenza giranti dentate.


3. Sezione aeromodellismo (16 pag.).

Articoli di parentesi ludica ed aerodinamica amatoriale, con pratica tramite modelli in cartoncino bristol. Solo configurazioni non convenzionali, cioè canard e principalmente tuttala.

Le singole pagine sono accessibili dalla home page sezionale.

Evidenzio comunque:

·         Ornitoplanate. Studio sul volo planato degli uccelli.

·         Fuochi e baricentro. Approfondimento sui 4 punti fondamentali della meccanica del volo.


4. Gorgonzola (2 pag.).

Monografia inerente "La mia Gorgonzola dopo il 1990" (miscellanea sulla città e sul formaggio omonimo, con note sulle origini del nome), relaise gennaio 2019.

La lunga monografia è stata integrata da alcune Chiacchere di un conchigliologo aeromodellista in pensione, relaise gennaio 2019.