Il presente articolo è superato da www.pseudospecie.it/visayae3.htm e pagine correlate (v. Indice in calce).

La variabilità fatta specie

Flavio Mattavelli - matta.a@tiscali.it

Sommario delle 3 pagine di quest'articolo di archivio:

·         In questa prima pagina vengono identificate Marginella glabella Linneo (Fig. 1 - 4) & Marginella irrorata Menke (Fig. 5 - 8). Vengono introdotte diverse varietà sottospecifiche, benché senza particolare importanza biologica. Nella Fig. 9 la distinzione sembra chiara, ma non è sempre così.

·         Nella pagina seguente vengono trattati gli ibridi tra  Marginella glabella verso irrorata. Viene proposta Marginella glabella mutabilis nuova sottospecie d'ibridazione. Foto identificative fino a Fig. 13. Casi dubbi: - Fig. 16 ("ring species") - Fig. 17 (M. g. mutabilis elongata). Conclusione dell'intero articolo.

·         La terza pagina è un allegato su altre forme di Marginella glabella ibride verso M. pseudosebastiani: viene proposta la nuova varietà M. g. antinea, Fig. 14 & 15, oltre allo studio sulla forma M. g. "problematica", Fig. 18 & 19. 

Si presuppone la conoscenza di Marginella pseudosebastiani Mattavelli 2001 (altro articolo, "Statements on the Complex", solo in inglese), nonché la conoscenza generale dell'esistenza di un Marginella glabella Complex.

 

Tutti gli esemplari e le foto di questa pagina, tranne Fig. 5 (Alboran Shells), sono nella mia collezione, senza copyright. Riproduzione consentita citando le sorgenti.

Prima relase 12/2005 - Aggiornamento 05/2006.

In calce alla presente pagina vedere importante nota del 2014.

 

Marginella glabella & Marginella irrorata

Marginella glabella (Voluta glabella Linneus, 1758), Genus Lamarck, 1799.

Io non so, e forse nessuno sa con certezza, a quale forma si riferisse Linneus quando introdusse Marginella glabella, comunque la maggioranza dei suoi posteri (dalle bibliografie ed in Internet) sembra orientata a riconoscere come tale una forma simile alla seguente foto, che prenderò come base delle mie considerazioni, introducendo la varietà subtypica.

 

Fig.1.

Marginella glabella (Linneus) 1758, var. subtypica , 43,2 mm.

La forma subtypica è caratterizzata da un aspetto globoso, soprattutto nella spira sopra l'apertura. 

La specie M. glabella è assai variabile, normalmente compresa tra 30 e 50 mm di lunghezza, di distribuzione genericamente attribuita al Nord Senegal, di batimetria stimata acque basse.

In tutte le M. g. (tranne le albine) notare la presenza di flammule assiali subsuturali con le zone colorate preponderanti rispetto alle flammule biancastre, nella banda scura sotto la sutura.

 

 

Fig. 2.

M. glabella nane, 25 & 30 mm, Isola di Lanzarote (Is. Canarie), fondo sabbioso, profondità 20 m. 

Alle Isole Canarie esistono M. g. assimilabili alla var. subtypica, ed ad altre forme intermedie più pallide, fino quasi alla  M. g. albida (v. Fig. 4), caratteristicamente nane, però per lo più ben distinguibili dalle "normali" M. irrorata (v. Fig. 5 & 6), pur essendone equiparabili per lunghezza.

 

 

Fig. 3.

M. glabella varietà "dark", 32 mm (provenienza Sud Senegal?), con fantastici esemplari scuri talora dal labbro esterno ambrato molto inspessito (più che in foto). Si tratta comunque di semplici variazioni. 

La denticolatura e l'inspessimento del labbro sono in generale poco significativi per il riconoscimento delle M., denotando solo che, quando sono presenti, l'esemplare è adulto (ma esistono anche M. adulte a labbro liscio e sottile). A mio avviso inoltre l'inspessimento anomalo può essere il risultato di ibridazioni o mutazioni ambientali o alimentari.

 

Fig. 4.

Marginella glabella albida, 31,8 mm.

La spira della varietà albida è globosa, come nella M. g. subtypica. L'albida è universalmente riconosciuta come una forma albina di M. glabella Tuttavia non si tratta di pochi esemplari chiari in popolazioni numerose colorite. Lascia certamente perplessi il fatto che esistano intere popolazioni di albida, per lo più solo in Mauritania, come si trattasse di una sottospecie geografica, se non di un'altra specie.  

Confondibile con M. irrorata "albina" cfr. Fig. 7.

 

In tutti i casi piuttosto che "albinismo" si dovrebbe meglio dire "leucismo", ma mi sono uniformato al vocabolo più generalmente ritenuto di significato noto: albino = sbiancato.

Quando la spira è più acuta o turrita che non nella Fig. 4, non riesco a dire se si tratta di M. g. albida oppure di quale altra varietà di specie similare. Il problema dell'identificazione delle forme a spira allungata, forme che verranno inquadrate nella varietà "elongata" cfr. Fig. 17, non riguarda però solo le forme "albine", anzi piuttosto tutte le varietà colorite di M. g. & i., nonchè in via teorica anche di altre specie ricollegabili, all'interno del Complex in studio.


Marginella irrorata Menke, 1828.

Menke giustamente introdusse Marginella irrorata, specie diversa ma simile ad una piccola M. glabella. La dimensione non è certo la caratteristica distintiva. M. irrorata è piccola, forse meno variabile di M. glabella, ma talora è parimenti di complicata identificazione.

Quando non sia possibile verificare i molluschi, giacchè irrorata ha il corpo del mollusco uniformemente biancastro mentre glabella lo ha puntinato (secondo Gould & Neefs), e si voglia distinguere le specie solo secondo la morfologia delle conchiglie, il compito è sicuramente arduo, talora quasi impossibile. 

Le note che seguono vogliono essere un aiuto per superare le difficoltà morfologiche conchigliari, ma al tempo stesso si creerà un quadro della situazione che lascerà intravedere incredibili sviluppi, nella pagina Web successiva.

Cominciamo con lo stabilire cos'è M. irrorata tipica, con la descrizione che ne dà G.B. Sowerby nel Thesaurus Conchyliorum del 1847: "Less ventricose than M. glabella with the mouth shorter in proportion to the spire, and the outer margin of the reflected lip less distinct; the shell is beatifully marked by zig-zac lines of minute white spots": Meno globosa di M. glabella, con la bocca più corta in proporzione alla spira, e il margine esterno del labbro riflesso meno distinto; la conchiglia è leggiadramente marcata da linee zic-zac di minuscoli punti bianchi. 

Fig. 5

Marginella irrorata Menke 1828, 23/28 mm, provenienza West Sahara. Esemplari nella collezione Alboran Shells. La figura rispecchia perfettamente la descrizione di Sowerby nelle 2 conchiglie centrali, mentre in quella laterale le linee zic-zac già si friggono,  lasciando come residui una puntinatura bianca abbastanza confusa ma non del tutto distribuita a caso su di uno sfondo rosaceo caratteristico.

 

Per quanto magistrale, la descrizione di Sowerby ha tralasciato alcune importanti caratteristiche morfologiche della conchiglia, utili per l'identificazione della specie in questione: più che le linee zic-zac, è la distribuzione geometrica non casuale dei puntini, cioè la retinatura, che importa, retinatura della quale le linee zic-zac non sono che una particolare deformazione; inoltre la caratteristica più appariscente è la predominanza delle flammule biancastre subsuturali, rispetto alle zone scure subsuturali (vedere la comparazione delle caratteristiche dopo la Fig. 6).

Fig. 6.

Marginella irrorata, 21,4 + 23 mm. Mancano le linee zic-zac ma la puntinatura è quasi perfettamente reticolata.

Qual'è la caratteristica più distintiva, a parte il rosaceo colorito (che si vedrà che talora può sbiancare quasi completamente!)?

Le M. irrorata della Fig. 6 sono meno globose di M. glabella, ma non tanto, le M. irrorata hanno la bocca più corta in proporzione alla spira, ma non tanto, le M. irrorata hanno il margine del labbro esterno riflesso meno distinto, ma non tanto: nella Fig. 6 viene il dubbio che si tratti forse di 2 piccole M. glabella giovanili. Ma non è così. 

Comparazione delle caratteristiche.

Irrorata vuol dire aspersa di (chiare) goccioline, ma anche permeata di un virtuale liquido (per lo più rossastro, ma anche beige, comunque più scuro del colore delle goccioline) che ne traspare sotto ed intorno, sulla superficie della conchiglia. 

La tonalità rosacea di M. irrorata si ritrova raramente in M. glabella, comunque il colore di fondo della superficie non può essere una caratteristica determinante di distinzione.

Il diametro dei puntini chiari di M. i. è mediamente e relativamente generalmente più piccolo del diametro dei puntini chiari di M. g. (a sua volta più piccolo di quelli di M. pseudosebastiani, a sua volta più piccolo di quelli di M. sebastiani), ma si capisce bene che non si può scegliere la specie in base a puntinini o a puntinoni quando il diametro spazia soltanto da poco meno di 1 mm di M. i. fino a quasi 1,5 mm di M. g. (e fino a quasi 2 mm di pseudosebastiani e 3 mm di sebastiani), potendo tutte queste specie avere puntinini  anche solo di circa 1 mm di diametro. Comunque i puntinini di irrorata al massimo diametro non superano 1,5 mm, ma possono assomigliare a quelli di glabella.

Semmai si potrebbe dare importanza alla reticolatura dei puntini chiari, che in M. g. sono tendenzialmente meno reticolati che in M. i.. Più avanti si vedrà che la reticolatura è un bell'argomento di discussione, ma alla fine è come cercare di togliere un ragno dalla sua tana.

La denticolatura del labbro è generalmente più fitta e fine in M. irrorata, ma anche questo è un argomento che lascia il tempo che trova.

La turricolatura della spira di M. irrorata è una caratteristica distintiva, quando c'è, ma non è sempre evidente. Talora si nota maggiormente la conicità della spira di i. rispetto a g., ma non sempre.

Invece nelle flammule assiali subsuturali di M. irrorata le parti bianche sono sempre larghe, sovrastando le zone rosacee, mentre in M. glabella avviene per lo più il contrario, cioè le zone marroni per lo più prevalgono sulle flammule bianche ridotte ad uno spessore quasi lineare. Esistono cioè 2 tipi di "zebrature ideali", tipiche rispettivamente una di i. e l'altra di g.. 

In M. irrorata le fiamme sono principalmente come la sequenza:

AAA

X

AAA

X

AAA

X

AAA

In M. galbella le fiamme invece si mostrano per lo più così:

XXX

A

XXX

A

XXX

A

XXX

(dove X rappresenta la zona scura delle fiamme ed A la zona chiara). Invero non è sempre così. L'effetto della zebratura subsuturale di g. in qualche caso è meno appariscente che in i., anzi in qualche caso atipico in g. si può notare equipartizione di chiari/scuri.

Talora la flammulatura di M. glabella si può presentare così:        

XX

AA

XX

AA

XX

AA

XX

Diciamo che quest'eccezione conferma la regola della tipicità delle "zebrature ideali".

La "zebratura reale" è dunque la caratteristica più distintiva, confrontata con i 2 tipi ideali. Tuttavia le 2 zebrature rispettivamente ideali di g. & i. sono scarsamente efficaci nel caso degli esemplari albini, e talora nel caso di esemplari atipici di g. la zebratura subsuturale può non essere abbastanza discriminante, da sola.

Fig. 7.

M. irrorata "albina", 27,2 mm, Dakar, Senegal.

Purtroppo nelle foto i puntini bianchi sono quasi impercettibili, ma esistono sempre in realtà, guardando la conchiglia con una lente. Esistono 2 toni reticolati di chiaro su chiaro: è questa la caratteristica principale di M. irrorata "albina"? 

Ni, è una caratteristica poco pratica per la distinzione da M. glabella albida, sebbene quest'ultima appaia solitamente non reticolata, anzi sembri impastata grossolanamente.

Può essere invece utile osservare la turricolatura della spira, che in M. irrorata tende ad elevarsi maggiormente rispetto a M. g.

 

Fig. 8

M. irrorata, 38 mm, cfr. var. gigas Suarez, 1980 (Carlos Buey Suarez introdusse diverse var. di M. i., tra cui una varietà gigas diversa da questa foto, anzi più simile alla Fig. 16).

La lunghezza è eccezionale per M. i.. La turricolatura è assente ma la spira presenta una conicità superiore alla media delle M. glabella. L'esemplare infatti assomma alcune caratteristiche di M. i. (determinante la predominanza delle flammule subsuturali chiare, secondari il colorito rosaceo, la bocca ristretta rispetto alla lunghezza totale, la denticolatura fine), pur lasciando spazio alla discussione per quanto concerne la configurazione dei puntini chiari: essi sono fini come irrorata ma malamente reticolati come glabella..


 

Sintesi. Esiste una sottile linea di confine tra le caratteristiche morfologiche delle conchiglie di M. glabella & irrorata, soprattutto sopra i 30 mm di lunghezza.

 

Fig. 9

M. glabella var. rosea, 34,5 mm.

Confrontando con la Fig. precedente il confine è netto.  I punti chiari sono in g. rosea più grandi e più impastati, forse per una maggior tendenza all'albinismo. Le flammule subsuturali di quest'esemplare sono di tipo "a zebratura glabellica", la conchiglia è più panciuta ed ha la spira più ribassata dell' irrorata di Fig. 8.

Dunque in questo caso è impossibile confondersi, ma attenti a non generalizzare: potrebbe trattarsi solo della presunzione dell'ignorante, come si vedrà nella pagina successiva.

 

 


Nota importante del 2014.

Nel campo di lunghezze da meno di 30 a oltre 40 mm coesistono conchiglie di Marginelle di specie similari a glabella & iirrorata facilmente confondibili, come ad esempio M. pseudosebastiani allo stato giovanile, nel seguito talora indicata M. p. juv.. 

Coesiste inoltre quella che nel 2005 era per me il nocciolo duro di questo articolo, Marginella glabella mutabilis nuova sottospecie di ibridazione, per altri varietà di M. irrorata (avendo nel 2005 escluso che si trattasse di una nuova specie, e non avendo allora dato particolare importanza ad ibridi di qualsivoglia natura).

Dal 2011 ho tuttavia evoluto le mie idee riguardo alle speciazioni del Complex di Marginella glabella

Oggi ritengo probabile che esistano in esso vere categorie ibridogenetiche, cioè alcuni klepton e multiklepton

Se così fosse, si tratterebbe di una scoperta importante, ma ancora da verificare geneticamente. 

La categoria klepton rispecchierebbe la realtà biologica, mentre, dal punto di vista della morfologia conchigliare, quasi tutti i diversi morfi del Complex possono essere in pratica considerati singolarmente come semplici varietà delle stesse già note specie biologiche alle quali, quando i morfi si possono ricondurre morfologicamente, essi si possono ascrivere, anche se ciò sarebbe biologicamente errato, quando invece fossero veri klepton, oppure quando alcuni morfi non si possono ascrivere propriamente soltanto a una specie nota e quindi si potrebbe pensare ad una specie nuova, mentre invece la categoria del morfo potrebbe essere proprio klepton, magari nuovo klepton.

Verosimilmente il titolo e l'argomento di questa pagina dovrebbero essere riscritti come "La variabilità pensata klepton" (o meglio specie + klepton, in un inestricabile intrico di categorie tassonomiche responsabili della moltitudine delle speciazioni naturali del M. glabella Complex, responsabili ben al di là della selezione naturale intesa come causa principale di darwiniana memoria).

In sub ordine potrebbe essere opportuno vedere la pagina Universo lumperia, e successive che trattano principalmente delle multi ibridazioni morfologiche tra "glabella e sebastiani" e tra "sebastiani e pseudosebastiani", riconducibili nel morfo "pseudoglabella", ancora da definire biologicamente, ma già qualificabile separatamente dalla morfologia.


 

Rilascio dell'articolo "La variabilità fatta specie" dicembre 2005.

L’articolo è stato poi superato a più riprese, ma qui lasciato integrale, soltanto a scopo di archivio.

Nel seguente Indice generale, Sezione conchiglie, per nuove classificazioni dei morfi vedere nella Quadrilogia di novità interattive, novembre 2021.

Buona navigazione.

Flavio Mattavelli


 

Indice generale.

Home dell’intero sito (48 pag. a novembre 2021).

Il sito si compone di 4 Sezioni, delle quali ecco l’elenco delle singole pagine.

 

1. Sezione conchiglie (22 pag.) 

·         Specie/klepton aggiornamento 2014

·         Atlante fotografico delle specie/klepton attuali del Marginella glabella Complex e alcuni dei loro ibridi morfologici.

·         Articolo di archivio 2005: "La variabilità fatta specie", comprendente:

       1.     Prima parte, per la distinzione tra M. glabella e M. irrorata.

       2.    Seconda parte, per il riconoscimento degli ibridi morfologici M. glabella X M. irrorata (M. glabella mutabilis).

       3.   Terza parte o allegato, inerente le forme M. glabella antinea & M. glabella problematica, Mattavelli 2005. Presente pagina.

·      Altri klepton nel Marginella glabella Complex? Agg. 2017. In conclusione pagina le frequenze percentuali ed una tabella fotografica di tutto il Complex.

·         Marginella pseudodesjardini Le Béon, 2012 nuova specie (ex et alias "kl.? incredibilis" Mattavelli, 2011), intesa oggi come vera specie, ma che potrebbe essere invece un notevole ipotetico klepton. Note anche sulla diversa forma "pseudodesjardini giselica" Mattavelli, 2013.

·         Marginella irrorata pseudoirrorata Mattavelli nuova varietà 2017

·      Universo lumperia, 2014, un'anticipazione dell'incerto futuro, con l'introduzione di M. pseudoglabella nuova specie/klepton (SXP o SXG?)

·      Nuovo sguardo ai mondi di Marginella glabella e pseudoglabella, luglio 2017.

·         Definizione definitiva e comparativa della nuova "specie" Marginella (Kl.?) pseudoglabella Mattavelli, 2018

·         Ipotesi inerente la possibile nuova "specie" Marginella (Kl.?) visayae Mattavelli, 2018, ed altre varietà di specie già note.

·        Links al Complex di Marginella glabella, pseudosebastiani, pseudoglabella etc.. Aggiornamento 2020.

·         5 confondibili marginelle simil glabella & irrorata, release febbraio 2021.

Quadrilogia di novità interattive, novembre 2021, sulle marginelle simil-glabella& irrorata:

      1.  Albinismo” delle simil M. glabella & irrorata, con ipotesi di 2 nuove “specie albine” (M. albida&M. tizianica).

      2.  Albinismo” in generale, anche per specie non del glabella Complex          

      3.   Revisione di M. glabella, con mie nuove denominazioni di sue varietà (es. M. glabella glabella & M. glabella neoglabella)

      4.  Marginella (kl.?) visayae Mattavelli, 2021 nuova “specie sorella” di M. glabella & irrorata.

 

Articoli soltanto in inglese:

·         Quick reference guide, compendium fotografico inerente tutto il Marginella glabella Complex allargato (Marginella sebastiani, desjardini, pseudosebastiani, pseudodesjardini, goodalli, glabella, irrorata, pseudoglabella, velai & alcuni ibridi morfologici, visayae 2018), revisione 2020.

·      2006 archives, Marginella pseudosebastiani Mattavelli, 2001 new species. Statements on the M. glabella & pseudosebastiani Complex.

·         Complex Links in 2017 modified by the integration of a definition of Marginella (kl.?) pseudoglabella. 2020 update.


2. Sezione macchine (8 pag.).

La home page sezionale è una panoramica inerente solo alcune macchine costruite presso la ditta Cavalleri Mattavelli Sas. – Milano.

Le singole pagine sono accessibili dalla home page sezionale.

Rilevante lo studio inerente la Potenza giranti dentate.


3. Sezione aeromodellismo (16 pag.).

Articoli di parentesi ludica ed aerodinamica amatoriale, con pratica tramite modelli in cartoncino bristol.

Solo configurazioni non convenzionali, cioè canard e principalmente tuttala.

Le singole pagine sono accessibili dalla home page sezionale.

Evidenzio comunque:

·         Ornitoplanate. Studio sul volo planato degli uccelli.

·         Fuochi e baricentro. Approfondimento sui 4 punti fondamentali della meccanica del volo.


4. Gorgonzola (2 pag.).

Monografia inerente "La mia Gorgonzola dopo il 1990" (miscellanea sulla città e sul formaggio omonimo, con note sulle origini del nome), relaise gennaio 2019.

La lunga monografia è stata integrata da alcune Chiacchere di un conchigliologo aeromodellista in pensione, relaise gennaio 2019.